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Commercio: preoccupa il calo delle vendite nel settore alimentare, segno della crisi in cui si trovano le famiglie.

 07/07/2021

I dati diffusi oggi dall’Istat sulle vendite al dettaglio destano forte preoccupazione. È vero, infatti, che a maggio 2021 l’Istituto di Statistica stima una lieve crescita (+0,4% in volume), ma il vero termometro del momento di difficoltà che le famiglie stanno vivendo lo vediamo dall’andamento delle vendite nel settore alimentare.

Un comparto in cui la domanda subisce variazioni significative solo in momenti di particolari crisi.

Le vendite in tale settore diminuiscono sia su base congiunturale (-2% in valore e -1,9% in volume), sia su base tendenziale (-1,5% in valore e -0,6% in volume).

Un dato ancor più grave se osservato alla luce della situazione particolare vissuta lo scorso anno: se, infatti, il dato relativo alle vendite nei settori non alimentari è ancora “falsato” dalle chiusure di molti esercizi commerciali, quello attinente alle vendite nel settore alimentare non risente di tale fattore e deve essere letto in tutta la sua gravità.

Fisiologico, invece, il rallentamento delle vendite online, che comunque registrano nei primi cinque mesi una crescita del +27,8%.

Appare evidente, da tali stime, la necessità di un intervento, urgente e concreto, a favore delle famiglie, specialmente per i nuclei che si trovano maggiormente in difficoltà.

È dimostrato come questa crisi pandemica ha aggravato le disparità e le disuguaglianze esistenti nel nostro Paese: è questo il momento di agire per sostenere le face più deboli, specialmente alla luce dell’inconcepibile decisione di non prorogare il blocco dei licenziamenti per tutti i settori.

È urgente, inoltre, la definizione di un sistema di tassazione più equo, attraverso una tassazione straordinaria sui grandi patrimoni, introducendo maggiori elementi di progressività e mettendo in atto una determinata azione di contrasto all’evasione fiscale.

Anche sul fronte dei prezzi è necessario un intervento del Governo, per monitorare e sanzionare i fenomeni speculativi in atto specialmente in campo energetico, con il rincaro spesso ingiustificato dei prezzi dei carburanti.

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