INFLAZIONE, MALABUROCRAZIA E IL PROCESSO DI SPOLETO A RISCHIO PRESCRIZIONE CHE RAPPRESENTA, PER LA FNSI (FEDERAZIONE NAZIONALE STAMPA ITALIANA), IL PROCESSO DI TUTTI I GIORNALISTI ITALIANI PERCHÉ POTREBBE METTERE UN PUNTO IMPORTANTE SULLA GRAVE QUESTIONE DELLA VALANGA DI QUERELE PRESENTATE CONTRO I GIORNALISTI PER INTIMORIRLI E SILENZIARLI “ Inflazione e malaburocrazia, ma anche l’Italia al 58° posto per la libertà i stampa ” e, in quest’ultimo ambito, un appoggio alla presa di posizione di Ordine dei Giornalisti (nazionale e dell’Umbria) e del Sindacato nazionale dei giornalisti ( Fnsi per il nazionale e Asu per l’Umbria) sul fatto, come scrivono in una nota congiunta, che il processo di Spoleto non si deve fermare – ossia andare in prescrizione – “ Quello in corso a Spoleto – afferma il Presidente nazionale della Fnsi*, *Beppe Giulietti – _è il processo di tutti i giornalisti italiani_”. Sono i temi di questa puntata de “ Le Interviste ”, curate da *Giuseppe Castellini*, in onda nelle Tv delle regioni italiane Su inflazione e malaburocrazia il protagonista della puntata è Alessandro Petruzzi*, *Presidente del Direttivo nazionale di Federconsumatori e Presidente di Federconsumatori Perugia*, che tratta cosa si potrebbe fare , e non si fa, contro l’inflazione spinta dai rincari enegtetici e di come la *malaburocrazia continui a colpire anche in questo campo, citando come casi simbolo una nota azienda di Marsciano che si è organizzata per usare tutta energia rinnovabile ma da mesi e mesi attende di poter mettere in funzione gli impianti per le lungaggini burocratiche. O, ancora, afferma) ) Petruzzi, quello che sta accadendo nel servizio delle Poste per il pagamento di cartelle dell’Erario, con il sistema che rifiuta il pagamento, quasi avesse anticipato l’intenzione annunciata dal Governo di annullare le cartelle Equitalia fino a mille euro. Per quanto riguarda la questione dl processo di Spoleto a rischio prescrizione, si tratta del caso che vede l’ex consigliere di amministrazione della locale banca, *Leodino Galli*, imputato per calunnia dopo che aveva querelato per diffamazione il giornalista *Carlo Ceraso*, prosciolto dal giudice. Il querelante è stato rinviato a giudizio d’ufficio. Nella nota diffusa da Odine dei giornalisti (nazionale e umbro), Fnsi e Asu il presidente nazionale della Fnsi, *Beppe Giulietti*, afferma che “ quello in corso a Spoleto è il processo di tutti i giornalisti italiani. l’Italia, già finita al 58esimo posto nella classifica mondiale per libertà di stampa secondo il World Press Freedom Index superata anche da Gambia e Suriname – aggiunge Giulietti – è il Paese anche con il più alto numero di querele bavaglio presentate al solo scopo di bloccare le inchieste giornalistiche e di intimidire i giornalisti. Una situazione talmente grave, e già rappresentata al Parlamento, che porta a volte i giornalisti ad autocensurarsi. In questa vicenda invece – osserva il Presidente Fnsi – ha vinto il giornalismo, grazie anche ad una puntuale inchiesta del PM che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del querelante, ed è per questo che non possiamo accettare di vedere tale processo finire nel cestino_: _potrebbe significare che il querelante ed eventualmente l’imbavagliatore la farebbero sempre franca_. _Non è un problema dei giornalisti ma di tutti i cittadini che hanno il diritto ad essere informati), come dice anche la nostra Costituzione all’articolo 21”.